Il vestiario e gli accessori

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Per la stagione fredda saranno necessari:

  • pantaloni lunghi con "bretelle", la cosiddetta "salopette", con fondello imbottito, non troppo pesanti (che tanto quando pedali ti riscaldi...)
  • stesso concetto per la maglia, a manica lunga, da abbinare ad un "gilet" antivento
  • maglietta intima da mettere sulla pelle, possibilmente del tipo tecnico che non trattiene il sudore
  • in alternativa, per sotto, poiché l'intimo tecnico costa un po', si può usare una maglia a mezza manica da ciclismo, con il vantaggio di poterla indossare da sola quando farà caldo
  • mai mettere sulla pelle magliette di cotone, si bagnano di sudore e lo trattengono, e nelle discese ci si raffredda
  • calzini adeguati alla termicità delle scarpe (vedi sotto)
  • guanti abbastanza pesanti, con una protezione robusta dell'impugnatura, altrimenti con lo sfregamento contro le manopole si sciupano velocemente
  • una fascia termica copriorecchie

Per la primavera/estate occorrono:

  • pantaloncini corti con fondello imbottito, con bretelle possibilmente di tipo traspirante.
  • una maglia a manica corta, di tessuto traspirante
  • la maglia intima antisudore, escluse le giornate più torride, è utile (non indispensabile)
  • guanti corti (senza le dita) ma imbottiti nell'impugnatura
  • calzini bassi e leggeri

Per ogni stagione:

  • il K-Way
  • il casco (essenziale)
  • una bandana di cotone o di tessuto specifico da indossare sotto il casco
  • utili anche un paio d'occhiali, dalle lenti molto chiare usabili anche nel bosco, per proteggere gli occhi da vento, polvere, schizzi e... ramoscelli sporgenti.

Per le scarpe c'è da fare un discorso a parte: innanzi tutto quelle da bici da strada sono adatte solo per tale uso, e non entro nel merito della scelta. Per la MTB "escursionistica" occorrono delle scarpe appositamente concepite, adatte anche a camminare un po'. Infatti non è raro che si debbano fare dei tratti con la bici a spinta, o anche a spalla: pertanto ci vuole una suola scolpita. Poi, è preferibile evitare l'uso di allacciature con stringhe, che s'impigliano ovunque. Al limite sopra le stringhe ci dev'essere una linguetta che le nasconde. L'uso di pedali automatici, che si agganciano a una tacchetta metallica sotto la scarpa, va per la maggiore (per la strada è d'obbligo), anche se non mancano i sotenitori dell'uso di scarponcelli tipo trekking con pedali di tipo tradizionale. Personalmente credo che quelli "a scatto", anche se necessitano di un breve periodo di assuefazione, garantiscano un controllo della bici superiore. Solo in un uso molto tecnico, quasi trialistico della MTB, dove ci si diverta ad affrontare a bassa velocità un percorso con molte asperità, può essere utile una scarpa senza agganci e dei pedali di tipo classico. Per l'aspetto termico della scarpa, l'ideale sarebbe di averne un tipo invernale (e quindi pesante e protettivo) ed uno estivo, molto più leggero e traspirante. Per risparmiare si può optare per un tipo mediamente protettivo, avendo l'accortezza di acquistare una taglia più grande del necessario, onde poter usare un doppio paio di calze: nella stagione più calda si potranno usare calze molto leggere ed inserire un bel plantare sotto per recuperare lo spessore mancante.

Dell'attrezzatura del biker fuoristradista debbono far parte alcuni accessori ed arnesi per risolvere le emergenze di tipo meccanico:

  • almeno una camera d'aria di scorta (per escursioni in solitario meglio due)
  • la pompa per gonfiare le ruote
  • i "cavafascioni" ovvero le leve per smontare i pneumatici dal cerchio
  • lo smagliatore per la catena (fatevene spiegare l'uso dal negoziante)
  • un attrezzo multiuso con la serie delle chiavi a brugola e i cacciaviti

Questi ed altri arnesi, che l'esperienza vi insegnerà a portare con voi, possono essere trasportati in una borsetta sottosella, o, se preferite, in uno zainetto o marsupio. Personalmente preferisco quest'ultimo, perchè lascia la bici "pulita" da pesi ed ingombri aggiuntivi, e perchè, rispetto allo zainetto, evita di rimanere agganciati nel passaggio sotto rami particolarmente bassi, ed inoltre risulta più facilmente accessibile per estrarre e riporre gli oggetti. Naturamente va portato dietro la schiena, ma si fa presto a ruotarlo sul davanti senza sganciarlo. L'ultima dotazione necessaria è: borraccia per dissetarsi e barrette (o biscotti o merendini o ...) per rifocillarsi. Infatti, anche in escursioni di breve o media durata, è indispensabile avere da bere e da mangiare. L'esperienza, anche qui, vi permetterà di trovare la bevanda (si va dall'acqua, pura o addittivata con integratori, al thè freddo, alle spremute di agrumi). D'estate, a seconda della lunghezza dell'escursione e della zona da percorrere, le borracce necessarie possono diventare due, oppure ci vuole lo zaino idrico.

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