Un evento speciale: la Stronkaciui 2007

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Cos'è la Stronkaciui? Si tratta, molto semplicemente, di una lunga cicloescursione guidata sui sentieri delle colline livornesi, una intera giornata da passare senza fretta nella macchia mediterranea. Essa vede la partecipazione di molti appassionati che hanno l'occasione, con questa iniziativa, di conoscere dei percorsi un po' diversi da quelli consueti, grazie all'opera di gruppi più organizzati che, nella loro attività, amano scoprire e ripulire sentieri sempre nuovi e poco conosciuti. E' il caso dei WBB, i "cinghiali labronici", che hanno ideato l'iniziativa e organizzato le edizioni precedenti.

Noi del gruppo MTB del Circolo Porto abbiamo partecipato volentieri, condividendone lo spirito, alle Stronkaciui precedenti. L’anno passato, a fronte di alcune difficoltà contingenti del gruppo WBB, è nata la proposta di affidare lo studio e la preparazione del percorso al nostro gruppo. Inutile dire che abbiamo aderito con entusiasmo.

Spinti dalla voglia di condividere con un discreto numero di persone "competenti" le bellezze di alcuni viottoli da noi riscoperti e, anche per l'occasione, sistemati, ritengo che sia scaturito dal nostro impegno un itinerario un po' particolare, divertente e duro al punto giusto, com'è nello spirito del nome! Grazie anche al tam-tam assicurato da internet (www.mtb-forum.it), la partecipazione di amici delle “ruote grasse” provenienti da tutta la Toscana, ed anche oltre, è stata numerosa, e la soddisfazione è stata unanime.

Il buon risultato della scorsa edizione ci ha spronato ad impegnarci a fondo anche quest’anno, pur sapendo che non sarebbe stato per niente facile ripeterne il successo.

Il 7 ottobre, data prescelta per l’edizione 2007, in una splendida giornata di sole che ha reso l’iniziativa ancor più spettacolare, circa centoventi appassionati provenienti da tutta la Toscana (e qualcuno anche da fuori) si sono dati appuntamento a Livorno, allo scopo di percorrere un itinerario appositamente studiato e preparato all’interno dei boschi delle nostre colline. Il percorso, lungo circa 45 chilometri, era concepito con una prima parte abbastanza facile ma dai contenuti storico-paesaggistici più marcati, toccando alcuni punti qualificanti come l’Eremo della Sambuca, antico Romitorio duecentesco, o come le sorgenti dell’Acquedotto Leopoldino, nei pressi di Colognole, nella cui cornice particolare il folto gruppo ha potuto gustare un memorabile ristoro offerto dagli organizzatori.

Dopo la sosta il gruppo dei partecipanti è entrato nel vivo dell’escursione, affrontando la parte veramente impegnativa del percorso: una serie di stretti sentieri immersi nel folto del bosco che hanno fatto allungare a dismisura il “serpentone” di bikers, mettendo a dura prova l’efficienza dell’organizzazione nel portare tutti all’arrivo. La bellezza dei luoghi e la perfetta preparazione del percorso hanno lasciato senza parole anche gli appassionati più smaliziati, sia venuti da lontano che locali, e dopo ogni salita impegnativa seguita da lunghi tratti di discesa divertente, le facce sorridenti erano la miglior ricompensa per chi ha contribuito alla buona riuscita della manifestazione.

Dopo un’intera giornata nei boschi ed almeno sei ore in sella alla bici, i “sopravvissuti” sono stati sorprendentemente un numero considerevole, ciascuno consapevole, nonostante la stanchezza, di aver portato a termine una bella avventura. E la cosa che più stupisce è che, tra di loro, ci fossero veramente appassionati d’ogni tipo, dal quindicenne principiante allo spericolato agonista, dall’escursionista della domenica al biker avvezzo alle gare di gran fondo.

E, per concludere, permettetemi una riflessione: in un’epoca nella quale le persone vanno alla ricerca dei divertimenti più artificiali, dei luoghi di vacanza più esotici, degli sport più estremi, è consolante trovare tanti appassionati che condividono il piacere semplice ed intenso di pedalare nella natura “nostrana”, di percorrere dei buoni vecchi sentieri della nostra campagna, mettendo alla prova con semplicità la propria tecnica e la propria resistenza.

Il percorso era sicuramente molto bello, originale ed ottimamente preparato, il ristoro adeguato e ben gestito, per di più con una ambientazione suggestiva: tutto questo, però, non rappresenta che il contorno di un avvenimento speciale come quello che abbiamo vissuto. L’ingrediente principale, che ha reso tutto ciò straordinario, è la passione, tanto quella di chi ha organizzato quanto quella di coloro che hanno creduto nell’iniziativa e sono venuti, anche da molto lontano.

Grazie a tutti.

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