Nuovi orizzonti

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C'è stata una buona affluenza di "pubblico": un bel gruppone misto Circolo Porto - WBB che ha potuto godersi questa primizia in una gelida ma radiosa mattinata di metà febbraio.
Nei giorni passati alcuni di noi avevano già avuto modo di percorrere dei tratti di questo nuovo itinerario, ma non tutti insieme: adesso posso dire che, a mio parere, messi uno di seguito all'altro rappresentano uno dei due - tre "comprensori" più belli dei dintorni. Con il termine "comprensorio" intendo un insieme di sentieri, collegati tra loro, per mezzo dei quali si può percorrere una zona di estensione abbastanza limitata ma "completa" dal punto di vista ciclo-escursionistico.
Dopo il raggruppamento a Salviano, siamo saliti rapidamente al Castellaccio da via de l'Ongrilli, Poggio alle Vacche e Pian della Rena. Poi, da Casa Paradiso, giù da Voltina e Pinaroli. Da qui, nei pressi dei campeggi, inizia la parte nuova dell'escursione.
Il sentiero nominato Pian della Pineta, che si affronta per primo, è un ottimo antipasto a tutto il resto, con tutti quei saliscendi e quegli slalom stretti tra due muri di vegetazione bassa che lascia spaziare lo sguardo sul mare a sud di Sonnino.
A seguire si risale quello delle Monachine ed è fantastico, solo chi l'ha visto prima della sistemazione può apprezzare fino in fondo il lavoro svolto dalla Squadra. Bravi tutti, davvero. Dopo una parte nel bosco, si raggiunge la vetta, dalla quale si gode una vista stupenda, uno spettacolo che nessuna foto può rendere a pieno.
Riscendendo dalla parte opposta (il sentiero fa un anello intorno al poggio) si rimane sempre su singletrack impegnativo ma mai difficile; l'unico punto che non è stato reso pedalabile, un breve tratto con un solco molto profondo, rimarrà tale per impedire il passaggio alle moto.

Dopo alcuni saliscendi leggeri e divertenti, nonchè magistralmente ripuliti, si arriva all'imboccatura del sentiero detto "delle Salsicce", del quale ho vissuto in prima persona sia le fasi di esplorazione che quelle di apertura, ed anch'esso si è dimostrato molto bello, proprio come ce lo immaginavamo mentre, a piedi, io ed ugo si scendeva tra pietre e tronchi... Anch'esso presenta, ad un certo punto, un fossato anti intrusione motociclistica. Si scende dapprima dolcemente, poi più decisamente, fino alla "pettata" che riporta al sentiero lungo il letto del torrente Calignaia.

Infine, seppur non sia ormai una novità, una volta giunti nella spianata della cava, si apre davanti a noi la visione del ponte omonimo e della scogliera, e ci ritroviamo a varcare il cancellino e risalire lungo il lastricato della vecchia Aurelia romana con il sorriso stampato in faccia, e ti accorgi che la soddisfazione ti accompagnerà per ore, forse per giorni...

E' la soddisfazione di chi, in piccola o grande parte, ha partecipato alla creazione di un itinerario di quelli... come piacciono a noi!
Allargare gli orizzonti, ampliare la gamma di scelta dei percorsi, trovare nuovi stimoli per le nostre escursioni: è questo il segreto per far si che non venga mai meno il divertimento. E, perchè no, per avvicinare al nostro sport nuovi appassionati, giovani e meno giovani.
Lasciatemelo dire, se c'è un po' di movimento nell'attività della MTB, se ci sono alcuni nuovi "adepti" e se c'è un riavvicinamento di parecchi vecchi appassionati, un po' (o forse molto) è dovuto all'opera di persone come quelle che hanno messo in pratica tutto ciò.
Ne volete la prova? Basta elencare i nomi dei sentieri che sono ormai sulla bocca di tutti: Canyon, Pinaroli, Poggino, Buonero, Nasorotto, EnzoDue, Maroccone (1 e 2), Rio Maggiore, Marcella... ed ora questi nuovi, Monachine e Salsicce ecc. ecc.
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