Tiriamo le somme

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...di un progetto che ho fortemente voluto e che ha, ad onor del vero, trovato subito terreno fertile: lo Stronkaciui Team (o Staffe). Gli obiettivi sono stati raggiunti in pieno, le scelte fatte a suo tempo si sono rivelate tutte COMPLETAMENTE azzeccate:
  1. Il direttore dei lavori, anche se non c'era bisogno di conferme, è un grande, Gambasecca ha fatto diventare facili le cose difficili ed ha fatto diventare possibili quelle che parevano impossibili
  2. I responsabili del ristoro, Mimmo e Alex, si sono dimostrati all'altezza (e che altezza...) della situazione, coordinando il tutto nel migliore dei modi e rinunciando ad una parte del percorso in nome della causa
  3. Gli accompagnatori "ufficiali", non faccio i nomi tanto si sanno, sono stati grandiosi, motivati dall'impegno e disciplinati, hanno dimenticato il proprio divertimento personale per agevolare quello degli ospiti
  4. Cencio, responsabile delle "divise", anche se ce le ha fatte sospirare, ha tirato fuori con l'ausilio dell'ottimo Mugnax una maglia bella e funzionale, che rimarrà impressa nell'immaginario collettivo
  5. Gede e Gecko, responsabili delle "comunicazioni" e del sito dedicato, hanno fatto un bel lavoro in questo settore "strategico", e la dimostrazione è l'alto numero di partecipanti venuti da fuori, forse il più alto mai registrato
  6. La scelta di togliere di mezzo i gruppi di provenienza e formare un unico team, eliminando equivoci ed interpretazioni errate dei ruoli e dei meriti

Trascinati da questa ferrea struttura e spronati dai vari responsabili di settore (!) hanno collaborato tutta una serie di persone, anche esterne allo Staff vero e proprio, e, come avevo auspicato in quel lontano 28 aprile, siamo riusciti a sfruttare al massimo ogni piccolo o grande aiuto che strada facendo abbiamo trovato. Non è una cosa da poco, se ci pensate.
Io credo che buona parte del successo di questa edizione sia dovuto a questo mix di scelte azzeccate. Il resto è frutto della passione, lo ripeterò all'infinito.
Non faccio l'elenco di tutti quelli che si sono prodigati, ho paura di dimenticarne anche solo uno, ma tutti abbiamo stampate nel ricordo le facce sorridenti di chi ha lavorato, anche dietro le quinte, ed ha permesso a questo evento di diventare leggendario.
Dobbiamo andare avanti su questa strada.

P.S.: dopo aver parlato con ugo, il fratello di gambasecca, mi sono dovuto ricredere su alcuni aspetti non proprio positivi dell'organizzazione. Le mie responsabilità me le sono già prese, su qualcos'altro che non ha funzionato al 100% dovremo lavorare per fare in modo che gli errori ci servano da esperienza per le prossime edizioni.

Colgo l'occasione per aggiungere un paio di cose che nella mia naturale modestia stavo dimenticando:

      7.  Mi prendo i vaffa per aver deciso di cambiare percorso strada facendo, con la nota vicenda delle parti scorciate e dei disguidi che ne sono derivati, però mi voglio prendere anche un po' di meriti che nessuno mi può negare: aver concepito ancora una volta un tracciato interessante, divertente e soprattutto inedito; aver capito che partenza ed arrivo sul mare avrebbe costituito un degno coronamento del percorso tra i boschi; aver scovato, al 50% con gambasecca, quasi tutti i tratti nuovi di zecca e sconosciuti (km e km di roba, Daniele - Tricom - Salvadore - Terrazze - Pian dell'alloro - Campeggio - la Sella, nonchè i più "anziani"  Piagge - Tubozingato - Macellaio e Fondacci). A gambasecca dobbiamo al 100% Pian della Pineta, Monachine, bretella dei Neri. Mi prendo, invece, il 100% della scoperta dei Pinaroli (vecchia) e, scusate se è poco, poggio Ginepraia (nuova). Dulcis in fundo, sempre per dare a Cesare quel che è di Cesare, rivendico l'idea del finale che avete visto, compresa la trovata dell'illuminazione...Occhiolino

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