Sappiamo tutti cosa è avvenuto nella notte maledetta tra il 10 e l'11 settembre, Livorno si è scoperta molto più vulnerabile di quanto credevamo e molti nostri concittadini hanno subito danni e lutti gravissimi.
Devo dire che lo shock è stato grande e, a tutt'oggi, non è ancora stato superato e si rinnova ogni volta che si percorrono le strade più colpite dall'alluvione.
Senza farla troppo lunga, dato che del senno di poi sono piene le fosse (e anche i media ed i social network), voglio solo evidenziare la parziale consolazione che deriva dalla riscoperta, che c'è stata in città ma anche in quelle limitrofe, del valore della solidarietà.
Evidentemente non era morta del tutto, ma giaceva nascosta sotto la patina di menefreghismo apparente e sotto lo strato di rimbecillimento indotto dalla stagnazione mentale e morale in cui ci troviamo a vivere. Meno male, forse non tutto è perduto.
Detto questo, per tornare su temi senz'altro meno importanti ma più attinenti ai contenuti di questo forum e alla nostra attività, dobbiamo cominciare a considerare gli effetti dell'eccezionale (speriamo) maltempo sulla rete sentieristica delle nostre colline.
Vi dico subito che, da una prima frettolosa verifica, la situazione si presenta molto variegata, con differenze notevoli da zona a zona: si va da un "normale" danneggiamento dovuto alla ruscellazione di una notevole quantità di pioggia che, però, ha spesso trovato una superficie molto indurita dalla siccità, all'escavazione violenta da parte di rii e botri apparentemente insignificanti, con distruzione di qualunque guado ciclabile, accumulo di detriti e asportazione della terra, lasciando scoperte le pietre sottostanti.
Anche la presenza di rami e tronchi, caduti per il vento o trasportati dall'acqua, varia molto da zona a zona.
Dico questo con un certo sollievo, perchè in un primo momento avevamo avuto la sensazione sconfortante di dover ricominciare tutto da capo...

Che fare, adesso?
Intanto, mentre la città si lecca le ferite, seppellisce i suo morti e sopporta la vergogna delle polemiche e delle strumentalizzazioni, ricominciamo a mettere le ruote sui "nostri" percorsi e, possibilmente, cerchiamo di fare un mappa delle criticità più evidenti.
Alcuni sentieri, l'abbiamo già visto, hanno solo bisogno di una "ripassata" veloce: qualche ramo più o meno grosso da levare, qualche masso più o meno pesante da spostare. Attrezzatura leggera (guanti, pennato e sarracco) nello zaino e la pazienza di fermarsi, durante le uscite, ogni volta che c'è bisogno.
Altri interventi, ne abbiamo già visti alcuni, dovranno essere fatti con più "professionalità", con attrezzatura più pesante (picconi, gaini, forse motosega), partendo in gruppo con obiettivi precisi.
Prima di tutto, però, vorrei mettere in chiaro un paio di cose sulle quali dobbiamo essere tutti d'accordo:

1. Ogni intervento dev'essere finalizzato al ripristino della percorribilità del sentiero, cercando di riportarlo alle condizioni precedenti senza stravolgerne la natura, evitando quindi opere "strane" e artificiali
2. Se c'è bisogno di cambiare una parte del tracciato, perchè risulta impossibile o troppo difficile ripristinare il vecchio, si deve scegliere quello che garantisce il minor impatto possibile sulla vegetazione e sul terreno
3. Dobbiamo cogliere l'occasione per evitare gli errori del passato, in particolare quello di rendere i percorsi completamente e facilmente accessibili ai mezzi motorizzati. Al limite dobbiamo accettare la presenza di un ostacolo da superare scendendo di bici...

Prima di fare interventi di una certa rilevanza, sarebbe meglio condividere prima l'idea per non trovarsi a discussioni come è già successo...

Ok Fabrizio, hai fatto un quadro perfetto della situazione, sono d'accordo su tutto ciò che hai detto. Il mio supporto sarà purtroppo tale per quanto il lavoro mi renderà libero di aiutare chi farà questi ripristini , sarò a disposizione ogni volta e per tutto il tempo necessario affinché i nostri sentieri tornino ad essere come pochi giorni fa.

Cercherò di esserci anch'io

Ciao a tutti
questo fine settimana non sono andato in bici (ho preferito dare una mano a spalare mota dove c'era bisogno.... ) pero' ho potuto leggere e soprattutto vedere alcuni video su FB. Ebbene, la situazione, cosi' a prima vista, sembra migliore di quella che avevo immaginato. Ho visto che i sentieri Manlio, Daini, Rete,Capanno Spostato, Scaleo, Liane; Bilancino, Marcio hanno tenuto abbastanza bene, a parte qualche problema in prossimita' dei guadi. Poi mi hanno detto che anche lo Sperticaia, Gobbe e altri in zona a parte qualche frana in un paio di punti, sono ancora percorribili. Situazione diversa si prospetta per quelli lato "mare", sembra che Canyon e Ristorante non siano piu' percorribili.
Per quanto riguarda gli "stradoni" c'e' un peggioramento delle vallicelle,e una bella caduta massi sullo 00 dalla puzzolente (ma per questi penso dovra' intervenire la provincia, credo)
Penso che abbiate girato in questi giorni, avete altre notizie in merito ad altri sentieri della zona (se percorribili o meno)?
Altra cosa: vorrei aggregarmi per dare una mano nelle opere di pulizia, quando mi e' possibile (lavoro tutta la settimana e ho solo il we). Voi per questi "lavori" di ripristino vi trovate durante la settimana o anche nel weekend?

A presto

ciao

Ciao Beppe e grazie delle notizie. Non abbiamo ancora girato un granché, anche noi, chi più chi meno, ha avuto il suo daffare post alluvione.
Qualcosa abbiamo visto sabato, qualche altra notizia l'abbiamo raccolta da amici: posso aggiungere che anche noi ci aspettavamo qualcosa di peggio, o almeno di diverso: molti sentieri hanno subito danni esclusivamente in corrispondenza dei guadi, anche di quelli insignificanti. Il problema è che, talvolta, questi danni, ristretti in termini di dimensioni, sono molto difficili da risistemare per la loro gravità intrinseca.
Noi, oltre alla tradizionale mattina del martedì dedicata alla manutenzione, abbiamo deciso di impegnare anche i weekend, per dare la possibilità di partecipare a chi, durante la settimana, lavora. In sostanza, gli appuntamenti saranno martedì, giovedì, sabato e (qualcosa) anche domenica, sempre alle 8 alla rotatoria con attrezzatura leggera da lavoro: guanti, pennato, sarracco e qualsiasi altro arnese trasportabile

Alla fotografia della situazione che ha riportato Beppe, posso aggiungere che il Puntone ha perso un bel pò di inghiaiamento, le Matite pure e sono tornate indietro di decenni, a quando si salivano con fatica per lo sconnesso. Prosecco, Poggio alle Vacche: come da copione: buono stato generale ma guadi massacrati.
Buone notizie da Frassini e Giostra, già ripristinati anche se risultano più tosti di prima. Idem Cisterna e Quarantola, da finire la parte alta. Tiro con l"Arco abbastanza ok, Rio Maggiore... Invece... Non ho parole.

Prosegue l'opera di verifica della situazione sentieri, con i primi interventi laddove è possibile rimuovere le interruzioni e ripristinare almeno la percorribilità. In alcuni casi si deve scendere e spingere, ma almeno si passa.
I Livelli è emblematico: si scende bene, i danni sono contenuti sia nella parte alta che in quella media e bassa. Finchè non si arriva al guado del botro omonimo, un torrentello insignificante che si superava quasi pedalando... è diventato un canalone con gli argini scoscesi, difficile ma non impossibile da superare, facendo però il passamano con le bici